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La droga è costituita dalle radici secondarie dell'Harpagophitum procumbens (Burch) DC. (fam. Pedaliaceae), pianta erbacea che cresce spontanea nel deserto del Kalahari. Il nome del genere deriva dal greco "harpago" (=rampino), e allude ai frutti provvisti di uncini che si agganciano alle zampe degli animali, diffondendone, in tal modo, i semi. La radice della pianta è formata da un fittone, denominato radice primaria, che penetra verticalmente nel terreno , e da radici secondarie che si disperdono per un raggio di circa 1,5 m. intorno alla pianta.

Proprietà
Antinfiammatorio; analgesico; antireumatico.

Indicazioni
Reumatismo cronico; artrite reumatoide; osteoartrosi a differente localizzazione (coxartrosi, gonartrosi, artrosi cervicale); dolori articolari in genere; tendiniti, nevriti su base traumatica. Le proprietà analgesiche e antinfiammatorie della pianta sono state ampiamente confermate da studi recenti. L'attività della droga viene spesso riferita al suo principale composto, l'arpagoside; tuttavia, come per la maggior parte delle droghe, la somministrazione del singolo principio attivo non riproduce esattamente l'attività osservata con il fitocomplesso "in toto".

Preso da:L'erboristeria

Foto:



Falco
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"Che la Natura Sia la tua guida,
seguila con la tua Arte,
volentieri, passo a passo.
Perché tu errerai se essa
non sarà la tua compagna
sulla tua strada."
[Maier, 1617]

[Modificato da ilfalco 18/07/2003 17.58]